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Regio Decreto di Vittorio Emanuele II sulle architetture fortificate di S.Antioco Il Re del Regno di Sardegna comunica che le fortificazioni di S.Antioco, il forte di S.Antioco e quello di Portimannu, esclusa la Torre di Cannai, vengono dimesse dalla loro funzione militare, per diventare semplici edifici demaniali.
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Intervista ad Antonello Vadilonga Il signor Vadilonga descrive il suo rapporto col mare, la pesca, l'imbarcazione, facendo anche alcuni cenni alla ferrovia di Sant'Antioco.
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Forte Su Pisu Il “Forte Su Pisu” fu costruito tra il 1813 e 1815 per proteggere i soldati e la popolazione di Sant’Antioco in caso di assedio da parte dei pirati saraceni.
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Launeddas per Sant'Antioco Suonatore di launeddas durante la processione per la Madonna della Salute (località Maladroxia)
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Il simulacro di Sant'Antioco viene condotto in processione (fine anni '50) Riproduzione fotografica contenuta nel libro IN SANT'ANTIOCO a cura di Sara Muscuso
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Sant'Antioco al porto Processione di Sant'Antioco al porto negli anni '30. Riproduzione fotografica contenuta nel libro IN SANT'ANTIOCO a cura di Sara Muscuso
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Processione Sant'Antioco (1938) Riproduzione fotografica contenuta nel libro IN SANT'ANTIOCO a cura di Sara Muscuso
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Processione di Sant'Antioco (fine anni '30) Riproduzione fotografica contenuta nel libro IN SANT'ANTIOCO a cura di Sara Muscuso
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La congregazione del Rosario alla processione di Sant'Antioco Riproduzione fotografica contenuta nel libro IN SANT'ANTIOCO a cura di Sara Muscuso
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Tonnara di Cala Sapone La tonnara di Cala Sapone ha costituito uno dei centri più importanti per la pesca del tonno nei mari dell'isola di Sant'Antioco. Realizzata durante il regno di Filippo II di Spagna, visse alterne fortune. Conobbe, infatti, sia periodi di pesca florida sia fasi di profonda crisi. Risulta attualmente dismessa ma se ne possono osservare ancora alcune strutture ad essa connesse, come i ruderi della chiesetta della Beata Vergine S. Maria.
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Processione di Sant'Antioco (anni '30) Riproduzione fotografica contenuta nel libro IN SANT'ANTIOCO a cura di Sara Muscuso
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Sant'Antioco sulcitano Affresco
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Salina di Sant'Antioco
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La ricerca dei fondi per la ristrutturazione del Ponte Romano Si chiede di poter utilizzare la somma deliberata per mezzo di carta sovrana per restaurare la Chiesa parrocchiale, per la costruzione del canale di Ponte Mannu, considerata unica e insostituibile risorsa per il paese.
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Interviste a Andrea Scibilia Il Signor Scibilia approfondisce il tema del rapporto tra la comunità di Sant'Antioco e il mare, illustrandoci in due momenti diversi il Forte Su Pisu e ciò che è rimasto della Tonnara di Cala Sapone.
L'intervista al Forte Su Pisu è stata curata da Beatrice Basciu, mentre l'intervista sulla Tonnara di Cala Sapone da Davide Pisanu.
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Divieto di raccolta del sale delle Saline Is Animas Il Commissario Regionale per gli usi civici notifica al Podestà del Comune di Sant'Antioco il divieto dell'estrazione del sale delle saline "Is Animas" e assegna ai Comuni di Palmas Suergiu e di Tratalias l'uso esclusivo delle stesse
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Lavori di riadattamento del Ponte Romano a Sant'Antioco L'ingegnere Enrico Maurandi, per volere del sindaco di Sant'Antioco, svolge un sopralluogo per verificare le condizioni del Ponte Mannu. Si rileva che un tratto del muro di sostegno era franato compromettendo così la stabilità di tutta la costruzione. Si da nota dei lavori che verranno effettuati per ricostruire la muratura e dei materiali che verranno utilizzati, con l'importo totale che si dispiegherà.
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Atto di acquisto delle saline di Su Cadelanu Vendita dei fondi delle Saline su Cadelanu posseduti Demanio al Comune di Sant'Antioco per il valore di Lire 326,50.
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Giacomo Massa cala una o più tonnare tra l'isola Vacca sino a capo Teulada Giacomo Massa
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Giuseppe Cavassa cala una tonnara fra l'isola Piana e le isole della Vacca e del Toro Il negoziante Giuseppe Cavassa riceve la concessione di calare una tonnara per il tempo di dieci anni, dalla punta dell’Isola Piana alle isole del Toro e della Vacca, in contraddittorio con don Francesco Genoves e don Giuseppe Maria Vivaldi, già possessori rispettivamente delle tonnare di Portoscuso e Portopaglia.
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Relazione sulle attività svolte dall'Ordine mauriziano per popolare l'isola di Sant'Antioco con piemontesi e tabarchini Nelle carte sono presenti gli interventi effettuati dal 1758 riguardo il mantenimento dei coloni tabarchini e piemontesi dell'isola di Sant'Antioco. All'interno sono anche descritti gli obblighi verso le famiglie e i diversi movimenti delle famiglie con annesso il numero di queste ultime. Sono presenti anche i beni da consegnare ad ogni famiglia siano essi in denaro che in viveri.
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Relazione della ricognizione effettuata dal viceré Des Haiyes nei territori delle isole di San Pietro e di Sant'Antioco. Il viceré Des Haiyes osserva la necessità di riparare i ponti di Sant'Antioco in occasione della festa del Santo, e poi procede a controllare i nuovi coloni Tabarchini insediatisi vicino alla Torre di Calasetta.
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Pianta topografica dell'isola di Sant'Antioco La mappa, non datata, ma riferibile alla seconda metà del Settecento, contiene l'elenco geolocalizzato di architetture e infrastrutture (saline, ponti, abitazioni, magazzini) presenti sull'isola di Sant'Antioco.
Il documento, inoltre, raffigura in pianta il forte del ponte.
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Forte «Su Pisu» e tombe ipogee La fotografia scattata da Vittorio Alinari riproduce il forte su Pisu, erroneamente denominato castello, e le tombe ipogee della necropoli punica, chiamate grotte, e all'epoca ancora abitate
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La Chiesa di San Maurizio Martire a Calasetta Veduta del paese di Calasetta, Cagliari. Sullo sfondo si riconosce la chiesa di San Maurizio Martire