Relazione del giro fatto nelle Isole di S.Pietro, e di S.Antioco 06

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Parte di Relazione della ricognizione effettuata dal viceré Des Haiyes nei territori delle isole di San Pietro e di Sant'Antioco.

Titolo

Relazione del giro fatto nelle Isole di S.Pietro, e di S.Antioco 06

trascrizione

it, es, cat capo, le quali, formandosi una barriera al / cominciamento di que’ ponti, dovessero custodirne / il passo, affinché non vi penetrassero / malviventi e stessero anche in guardia de’ / seminati.
Il dopo pranzo volli fare un giro e / andai fino alla torre di Calaseta per / riconoscervi que’ terreni e in quale sito / potessero venirvi albergati li nuovi coloni / tabarchini che si stanno aspettando da / Tunisi e ve li trovai per lunga estesa di / cattiva qualità e men buoni per l’agricoltura / per essere arenosi e pieni soltanto di boscaglie.
All’incontrario dell’altra metà dell’/isola verso Canai, il di cui territorio è assai / fertile con buona apparenza di quei seminati / ed anche pareva indicasse egualmente bene / il piantamento del tabacco, se il tempo si / fosse conservato fresco, mentre li piantini ora / sono molto piccoli.
Continuato di lì il cammino verso Teulada, mi / convenne transitare per quei ponti dell’isola/ di Sant’Antioco, li quali sono inpressocché / totale rovina, di maniera che per ben / lungo tratto di strada interpolatamente / dovetti passare nell’acqua del mare medesimo, / motivo per cui incaricai li suddetti signori/ Luogotenente d’artiglieria Belly, e Regio misuratore Golla, // fatti venire espressamente meco di dover / prendere nel loro ritorno le più esatte misure / per procedere all’ordinato calcolo al quale / avendo compiuto si fa ascendere la spesa a / lire 3037.
Al mio ritorno comunicai ben tosto il progetto alla Giunta, la quale vi aderì in / tutto, anzi trovò essere l’unico spediente per / venirne a capo. Ora i calcoli si stanno / esaminando dal signor Cavaliere Capitano Ingegnere / Belgrano.
Superato il passo de’ ponti e strada facendo ebbi / il piacere di rimarcare la bellezza de’ / seminati situati nei territori di Palmas, e / Villarios, le di cui spiaggie e seni siccome / quelli di Malfatan e Porto Pino sembrano / fatti appunto per comodo degl’imbarchi, e / quindi delle clandestine estazioni, benché / pendente tutta quella giornata soffiasse / gagliardo vento sino all’entrare nella detta / villa di Teulada, ove fui ricevuto dal / Barone colla più distinta accoglienza.
Nel susseguente lunedì, lasciata Teulada, mi / recai a pranzo ad una cassina denominata / Chia propria de’ Padri Scolapii camminando / per montagne aspre selvatiche, ancorché le / strade siansi alquanto di recente riparate.
Alla sera pervenuto alla popolazione //

(Sulla colonna di sinistra si legge):
Nota. In seguito al sentimento dei s(ignori) Ministri, / i quali convennero nella versione sì delle / limosine esistenti in deposito che di quelle / che si ricavassero dalla colletta, nella / riparazione di detti ponti in vista di non / lasciare intercetta la comunicazione d’/ambo le isole e vieppiù per agevolare / il transito ai concorrenti al detto santuario / e, quindi, mantenere sempre viva la / pietà de’ regnicoli inverso del Santo, / ho incaricato li vescovi di far procedere / nelle rispettive e lor diocesi, da persone / probe e di conosciuto zelo e integrità, alla / questua per detto fine, specificando però al / popolo l’oggetto e l’uso che dee farsi delle / limosine che si anderanno dalla ultronea / lor carità raccogliendo, e che mi dessero poi / conto delle somme potutesi con tal mezzo / ammassare per darvi in proporzione le / adeguate provvidenze.
Che, se poi, com’è probabile, non si / giungesse a mettere insieme quanto basta pe’ summentovati raddobbi, in tal caso potrà / la Sagra Religione vedere se ed in quanta / porzione dovrà ancor essa concorrere, / su di che mi rapporto a ciò, che verrà / costì stabilito.

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