La santa venuta dal mare

a cura di Beatrice Schivo

Simulacro di Nostra Signora di Bonaria

Don Giulio Corongiu

Alla fine degli anni Quaranta del Novecento nel rione A.Ca.I. di Sant'Antioco esisteva un magazzino-deposito dei lavoratori della Carbonifera.

Le maestranze dell'azienda Carboni, su richiesta del parroco di allora, Monsignor Cavassa, decisero di trasformare quel magazzino in una cappella dedicata alla Madonna di Bonaria, a disposizione della devozione delle famiglie della zona: quella sarebbe diventata la chiesetta del quartiere.

Furono proprio le offerte di quelle famiglie a renderne possibile la costruzione, diretta dall’ingegner Rodriguez. Il magazzino-garage venne rimesso a nuovo e gli venne aggiunto un piccolo campanile.

La nuova chiesetta venne dedicata a Nostra Signora di Bonaria, con il benestare del vescovo e delle autorità civili. 

La cappella nasceva per sopperire alla distanza del rione dalla chiesa parrocchiale, ed era retta dai viceparroci della parrocchia di Sant'Antioco, che celebravano le messe domenicali e organizzavano il catechismo per i più piccoli.

Nel 1954 la reggenza venne affidata a don Antonio Mereu, che portò l’attività a pieno regime, formò un comitato e fece avviare le festività civili e religiose in onore della Madonna.

Fotografia storica della festa di Nostra Signora di Bonaria

Fotografia storica della festa di Nostra Signora di Bonaria

 

 

Le attività furono tali e tante che, due anni dopo, emerse la necessità di ampliare la chiesetta, ormai incapace di contenere tutti i fedeli. Don Mereu iniziò ad adoperarsi per trovare i fondi necessari. 

Fu un iter lungo e travagliato che si concluse solo nel 1971, quando il vescovo istituì la parrocchia di Nostra Signora di Bonaria, affidandola al nuovo parroco don Nicolino Milia.

La festa intitolata alla Madonna si teneva nella prima domenica di settembre, prendendo avvio già dalla sera del sabato con la processione al porto di Sant'Antioco (di cui la Madonna di Bonaria è protettrice).

Il simulacro veniva accompagnato in processione dalla sua chiesa fino alla Capitaneria di porto, dove sostava, vegliato dal picchetto d'onore della Marina Militare, fino al pomeriggio del giorno dopo. 

La domenica pomeriggio un corteo di barche adornate a festa prelevava il simulacro dal porto e  lo scortava fino alla marina.

Qui veniva riportato a terra per essere riaccompagnato nella sua chiesa, in processione per le vie del paese.

Bibliografia

Parrocchia di N.S. di Bonaria, 1971-2021, cinquant’anni di Cammino, Tipografia Casa Stampa, Sant’Antioco, 2021.