Maestri d’ascia. Storia e futuro incerti

a cura di Claudia Orrù

Bastimenti realizzati da un maestro d'ascia

I Maestri d' ascia di Sant'Antioco

MuMa - Museo del Mare

I maestri d’ascia sono i professionisti specializzati, all’interno dei cantieri navali, nella lavorazione del legno per la costruzione dei bastimenti. Per le operazioni di intaglio utilizzano, infatti, l’ascia, strumento nel cui uso sono particolarmente abili.

In Sardegna, i cantieri dei maestri d’ascia più importanti si trovavano a Cagliari, Stintino, Alghero, Carloforte , La Maddalena, Sant’Antioco.

Quest’ultimo è, oggi, uno dei pochissimi comuni in Italia in cui questa tradizione sopravvive.

L’articolo 117 del Codice della Navigazione, approvato con Regio decreto 30 marzo 1942, afferma che tra il personale tecnico delle costruzioni navali sono compresi anche i maestri d'ascia.

Purtroppo, però, sono ormai pochissimi gli artisti del legno che continuano la tradizione degli avi nella fabbricazione di imbarcazioni.

Alcune famiglie di maestri d’ascia si sono estinte e spesso i discendenti si dedicano a questo mestiere solo per hobby.

La professione del "maestro d'ascia" scompare lentamente: la memoria di questo sapere, non più tramandato da padre a figlio e da maestro ad apprendista, rischia di svanire insieme alla pratica.

Intervista a Ottavia Pietropoli

Patente di Maestro d'Ascia di Balia Giulio

Patente di Maestro d'Ascia di Luigi Senis

Intervista ad Antonio Balia

Per la valorizzazione del patrimonio culturale dell’isola come per i maestri d’ascia è stato realizzato nel 2015, nell'ex mattatoio di Sant’Antioco, il museo MuMa- Museo del Mare e dei Maestri d’Ascia.

Al Museo abbiamo realizzato una piccola intervista a Ottavia Pietropoli, guida museale. L’intervistata ci racconta che il Museo prende il nome dai maestri d’ascia che a Sant’Antioco svolgono ancora questo lavoro che in tante altre parti non esiste più.

Il Museo rende fruibili le testimonianze attraverso le immagini, gli strumenti per la realizzazione delle imbarcazioni, audio-video di interviste ai maestri d’ascia e attraverso degli esempi di imbarcazioni.

Interessante la sala del museo nel quale sono esposte le immagini di vari maestri d’ascia e gli strumenti realizzati in passato, come “l’ascia”, dai maestri d’ascia.

Nel museo sono presenti anche le foto di due importanti Patenti di Maestri d’Ascia. La patente del Balia Giulio databile al 1986 e di Senis Luigi databile al 1927. 

Le Patenti erano certificati con i quali si otteneva l’autorizzazione a costruire bastimenti fino a 50 tonnellate di portata.

Sono interessanti le due patenti di maestro d’ascia anche dal punto di vista storico, in quanto la Patente del 1927 è stata rilasciata dall’allora Marina Mercantile italiana e veniva definito “certificato”, mentre la patente del 1986, sotto la Repubblica Italiana, è stata rilasciata dal Ministero della Marina Mercantile e veniva definito “attestato”.

Il racconto dei maestri d’ascia ha sempre interessato i giornalisti, al Museo, infatti, è proiettata l’intervista portata avanti da Karel Film Production & Comunication in cui vengono intervistati due maestri d’ascia: Bernardo Dessì e Salvatore Sitzia.

Antonio Balia, figlio del signor Giulio Balia ed anch’esso maestro d’ascia , ci ha invitato a casa sua per realizzare una piccola intervista.

Durante questa breve intervista esso ci racconta la sua esperienza da maestro d’ascia e di come questo lavoro, purtroppo, è destinato a morire con gli ultimi maestri di oggi.

Anche lui, Antonio Balia ha la qualifica di maestro d’ascia, che permette di poter costruire imbarcazioni sino a 58 tonnellate di stazza senza l’ausilio di un ingegnere navale.

Spiega che per poter praticare il mestiere di maestro d'ascia, occorre aver lavorato per almeno due anni in un cantiere navale dove è presente un maestro d’ascia e poi si deve sostiene un esame presso le capitanerie di porto.

Racconta come lui ha seguito le orme del padre, Giulio Balia, autodidatta che inizia questo mestiere dopo il secondo dopoguerra, dove aveva avviato il suo cantiere. Guardando alcune foto che illustrano i lavori realizzati da suo padre nel 1950, capiamo meglio come lavorasse il cantiere.

Spiega come oggi ci sia una crisi nel settore e anche i maestri d’ascia siano veramente esigui. Questo a causa della domanda nel mercato non più di barche in legno ma di barche realizzate con la vetroresina.

Questo è anche uno dei motivi per il quale ormai i maestri d’ascia raramente avviano i propri figli verso questo mestiere, sapendo che per loro non ci sarebbe più futuro.

Bibliografia

Gabriella Mondardini Morelli, Il mare, le barche, i pescatori : cultura e produzione alieutica in Sardegna. Carlo Delfino editore, 1990.

 

Sitografia

Museo del Mare e dei Maestri d'ascia

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Museo del Mare e dei Maestri d’Ascia