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Titolo
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Lapide commemorativa ai caduti
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Titolo originale
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Lapide commemorativa ai caduti della Grande Guerra
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Autore dell'opera
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S. Saba
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Definizione
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Lapide commemorativa realizzata per celebrare la memoria dei caduti oranesi della Grande Guerra.
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Stato di conservazione
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Buono
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Localizzazione geografico-amministrativa attuale
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Orani (NU)
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Collocazione specifica
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Piazza Italia, n. 7
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Cronologia generica
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1920
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Trascrizione
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Poiché gloriosi morirono per la patria / vivranno eternamente nella nostra memoria
Trascritto da Marco Ferraro
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ECP - Ente competente per tutela
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Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Sassari e Nuoro
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Autore della riproduzione digitale
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Marco Ferraro
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Data della riproduzione digitale
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2022 - 06 - 21
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Formato
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.jpg
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Dimensione del file
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6,23 MB
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ESC - Ente schedatore
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LUDiCa
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Autore della scheda
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Marco Ferraro
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Data
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2022 - 06 - 23
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material
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Lapide in marmo bardiglio di forma irregolare inserita in una grande cornice scanalata. I nomi dei Caduti sono incisi su tre colonne mentre sui quattro lati sono incise stilizzatissime decorazioni floreali
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Biographical or Historical Note
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La lapide fu donata da don Pietro Paolo Meloni in memoria dei caduti oranesi della Grande Guerra, in particolare in ricordo del nipote Mario Meloni Cossu, sassarese morto in combattimento nel 1917, a 25 anni.
La lapide fu inaugurata dal vicario Barboni il 5 ottobre 1920, in un contesto assai particolare in quanto don Meloni - eletto sindaco nel 1919 - si era dovuto dimettere con tutto il Consiglio l'8 agosto 1920, a causa dei tumulti popolari scoppiati dopo l'istituzione della tessera governativa di macinazione, che stabiliva la quantità massima di grano che ogni famiglia aveva il diritto di macinare.
Una folla di persone, aizzata dalla Sezione combattenti, si presentò dunque in Comune, ottenendo la consegna delle chiavi dal maresciallo dei carabinieri.
Il Consiglio fu sciolto e fu nominato un Commissario prefettizio, Ireneo Solari, e per un breve periodo Giovanni Angioi (Mastru Angioi).
I Meloni erano una delle famiglie più in vista. Giunti da Mamoiada nel 1860 - nonostante il ceppo originario fosse di Santu Lussurgiu, don Nicolò era medico e sposò la nobile Maria Antonia Angioi Sechi. Grazie ad alcuni giochi politici, riuscirono ad impossessarsi di vasti terreni nell'area di Lithos.