A passeggio tra storia e informatica

A cura di Marco Ferraro

Da perito informatico che ha poi deciso di dedicarsi a studi di natura umanistica, non potevo certo restare indifferente davanti ad un laboratorio che intreccia storia e mondo digitale.

Il LUDiCa ha rappresentato un’esperienza importante, divertente ma soprattutto formativa. In primis, perché mi ha permesso di conoscere strumenti dei quali ignoravo l’esistenza e che possono essere assai utili in ambito di ricerca; in secondo luogo, perché ho dovuto svolgere un lavoro di gruppo, approcciando il tutto in maniera molto diversa rispetto a quanto fatto prima nell’ambiente universitario.

L’obiettivo del LUDiCa 22 era quello di ricostruire la storia e le vicende della comunità e del Marchesato di Orani: in questo contesto, tutti i partecipanti al laboratorio sono stati suddivisi in gruppi di lavoro differenti, chiamati “spazi”; io mi sono occupato, insieme ad altre due persone, di spazi urbani, civili e paesaggio, col compito di catalogare e raccogliere materiale su vie, piazze, strutture e monumenti di particolare interesse.

Per prima cosa, ho svolto delle ricerche per individuare fonti sia digitali che cartacee che mi permettessero di documentarmi sul patrimonio del comune di Orani, mirando in particolare ad ottenere informazioni su miniere e chiese. Tuttavia, devo ammettere di aver trovato meno di quanto avessi pronosticato inizialmente.

Molto appagante è stata la seconda parte del lavoro, che si è svolta all’Archivio di Stato di Cagliari, dove ho avuto modo di compilare diverse schede che ho poi caricato sulla piattaforma web Omeka-S.

Avendo unicamente esperienza in ricerche nell’ambito della storia antica, gli archivi erano per me un mondo totalmente nuovo, ma anche grazie all’aiuto del docente, dei suoi collaboratori e di colleghi e colleghe, sono riuscito comunque a trovare materiale interessante e, soprattutto, a comprendere alcune dinamiche fondamentali per la ricerca.

Da delle carte ingiallite sono così riuscito a intravedere uno scorcio della vita della Orani di metà Ottocento, tra stanziamenti di denaro pubblico per la ricostruzione di strade o edifici e dispute per i terreni con gli abitanti dei comuni limitrofi.

Infine, l’esperienza sul campo: una volta fra le strade di Orani, è stato decisamente più semplice riuscire ad individuare i luoghi di particolare interesse e ottenerne informazioni, anche grazie allo straordinario contributo della comunità locale, che ha sostenuto le nostre ricerche aprendoci le porte delle loro case, parlandoci delle loro tradizioni e raccontandoci curiosi aneddoti.

Nei giorni del campo estivo, abbiamo infatti avuto modo di intervistare diverse figure, fra le quali l’architetto Luca Ruiu, responsabile dell’Ufficio tecnico per il progetto “Pergola Village”, il direttore del Museo Nivola Luca Cheri e la farmacista Elisabetta Fadda con la madre Laura Marchioni, documentando il tutto tramite foto, registrazioni e/o video.

Proprio in tema di materiale multimediale, avendo maturato una piccola esperienza – seppur del tutto amatoriale – nell’ambito dell’editing audio e video, mi sono proposto di montare due video, aiutando anche i colleghi e le colleghe di uno spazio differente dal mio: ho dunque curato, oltre all’intervista del già citato Luca Cheri, quella dell’ingegner Antonio Forma e dello scrittore Italo Chironi.

Tramite le numerose informazioni raccolte, le foto scattate o anche solo il loro editing, sono così riuscito a dare il mio contributo nel creare numerose schede sugli spazi urbani, quali case di particolare interesse storico (Casa Delitala, Casa Cuccuru-Pirisi, Casa Siotto ecc.) o edifici pubblici, come il Municipio o il Parco delle Rimembranze.

A livello personale, però, il colloquio più importante l’ho avuto con la pediatra Rita Niffoi, la quale mi ha fornito informazioni importantissime per la scheda che ho deciso di esporre alla presentazione finale, dedicata alla Lapide commemorativa ai caduti del primo conflitto mondiale ed esposta sulla facciata del Municipio.

Da appassionato di storia militare, ho da subito provato grande interesse verso quest’opera; in particolare, mi ha colpito l’importante tributo di sangue che la comunità di Orani ha dovuto versare durante la Grande Guerra. Ho così scattato una foto in alta risoluzione, in modo tale che fossero ben leggibili i nomi dei caduti, e compilato la scheda raccogliendo informazioni sia meramente tecniche che legate alla particolare inaugurazione, avvenuta nel 1919.

In conclusione, posso affermare di essere pienamente soddisfatto dell’esperienza del LUDiCa: nonostante le difficoltà iniziali, penso infatti di essere riuscito a dare il mio contributo nella realizzazione di numerose schede, occupandomi in prima persona della loro stesura o, come scritto in precedenza, supportando il lavoro altrui mediante foto e editing. Un’esperienza di cui farò certamente tesoro, in particolare per gli strumenti digitali che ho imparato ad utilizzare.

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