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Titolo
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Lettera relativa all'esecuzione dell'Opera della Chiesa Parrocchiale di Sant'Antioco
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Data di inizio
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30 agosto 1846
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Livello descrittivo
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Unità documentaria
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Livello superiore
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Unità archivistica
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Titolo originale
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Lettera da GioBattista Vescovo al Signor Viceré sulla costruzione di una nuova Chiesa Parrocchiale, scritta a Iglesas, in data 30 agosto 1846
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Data topica
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Iglesias
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Ambiti e contenuto
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Il Vescovo GioBattista scrive al Viceré per esprimere la sua opinione circa la realizzazione di una nuova Chiesa Parrocchiale a Sant'Antioco: sarebbe preferibile erigere una nuova struttura poiché non è pensabile espandere o demolire e ricostruire quella già esistente, di pregio antico e contenente le reliquie del Santo.
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Autore del documento
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GioBattista Vescovo
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Segnatura o codice identificativo
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IT ASCa, Regio Demanio, Feudi, Vol. 101, F. 1, N. 1238
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Consistenza
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2 cc
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Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
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Carta
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Buone condizioni
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Lingua
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Italiano
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Condizioni che regolano l’accesso
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Accesso libero
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Condizioni che regolano la riproduzione
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Libera ai fini di studio e ricerca
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Soggetto conservatore
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Archivio di Stato di Cagliari
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Nome del soggetto produttore
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GioBattista Vescovo
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Trascrizione
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it, es, cat
Iglesias, 30 Agosto 1846 / (Prim)a Divisione Santi Feudi / N 1238 / 1617 / unirsi la pratica / Eccellenza, / Collo stesso corriere del 23. andante per mezzo del veneratissimo / Dispaccio di Vostra E(ccellenza) in data del 22., e di lettera particolare della / Regia Segn(or)ia del Gran Magistero dell'Ordine dei S(anti) Maurizio / e Lazzaro mi è pervenuto il consolante avviso, d'essersi S. M. / degnata benignamente accordare per la fabbrica della Chiesa / Parrocchiale di Sant'Antioco sulla Commenda Magistrale il grazioso / sussidio di lire sante 4532.4.6. corrispondenti ai frutti decimali / d'un biennio giusta la domanda di quel Consiglio Comunitativo, / sotto certe condizioni però dirette a quarentine l’effettivo / eseguimento dell’opera, a segnatamente di doversi quella somma / sborsare in un triennio a rate uguali di lire 1510.14.10,0, o / integralmente ad anni maturati, o partitamente a quote / trimestrali. / Questo tratto di Sovrana Magnificenza tutto proprio del / religiosissimo Cuore di S. M. il Re nostro Signore, non lascia / di esser dovuto anche al favorevole sentimento spiegato / dalla R(egia) Segn(or)ia del Gran Magistero dell’Ordine de(i) S(anti) Maurizio / e Lazzaro, ed in particolar modo al caldo interessamento / dell’E(ccellenza) Vostra, la quale colla sua specchiata Saviezza // ne ha regolato le direzioni, e colla valevole mediazione ne / ha impetrato la grazia desiderata. / Prego quindi l’E(ccellenza) Vostra a volere umiliare alla prefata M. S. / le mie più riverenti azioni di grazie, ed a gradire in pari / tempo le sincere espressioni della mia viva riconoscenza / verso la degnissima Persona di V(ostra) E(ccellenza) per li autorevoli buoni / officii interposti a tale riguardo. / A proposito dell’Opera progettata io mi reco a doverosa / premura d’informare l’E(ccellenza) V(ostra), che niente finora si è / operato di quanto io avevo inculcato: nutro però ferma fiducia / mediante il forte impulso dell’ottenuto Reale Sussidio, dell’ / efficace mio interessamento, e della protezione del Governo, / che questa religiosa impresa conseguirà ora una buona / riuscita. / Prima di tutto devo far presente all’E(ccellenza) Vostra, che l’attuale edificio non è suscettibile d’ampliazione sia per la / ristrettezza del locale, sia per la poca elevatezza della / volta solita, motivo per cui sarebbe necessario demolire / tutto l’edificio con gran dispendio, con pericolo di diroccare / anche la casa attigua di spettanza del Capitolo, ove / albergano i Capitolari in occasione delle due Feste Solenni / di Sant’Antioco, e con distruggere un monumento antico / dove esiste il sepolcro dello stesso Santo. Il sito anche in / cui è collocato quest’edificio è incomodissimo perché nell’ultimo / capo della penisola. Si aggiunge pure l’altro inconveniente / che pendente la fabbrica non vi è altro luogo per / officiare ed amministrare i Sagramenti. Per siffatte / ragioni il mio predecessore fù Vescovo Ferdiani di fel(ice) mem(oria) // avea divisato di erigere una nuova Chiesa Parrocchiale nel centro / della popolazione, e questo è pure il mio sentimento, del / Capitolo, e dell’attuale Consiglio, il quale in seguito alla / postecipazione fattagli dalla grazia Sovrana dalla R(egia) Segn(or)ia / del Gran Magistero mi ha esternato le sue intenzioni / pregandomi di fargli conoscere in che modo potrà regolarsi. / Io gli ho risposto, che per ora bisogna preparare materiali, / ed ho prevenuto il Parroco di permettere il lavoro nei dì festivi, / raccomandando ancora di costruirsi e tenersi fissa nel muro / dentro Chiesa una cassetta a due chiavi, delle quali una / ritirerà lo stesso Parroco ed una il Sindaco, con apposito bucco / per ricevere le ablazioni volontarie dei popolani, proibite / tutte le altre questue. / Se l’E(ccellenza) Vostra si degna approvare il piano d’una nuova chiesa / e si degna sanzionarlo con ViceRegia Autorità a scanso dei / dissidi che potrebbero nascere, io appena saprò che si è / preparata una sufficiente quantità di materiali, e la stagione / la permetta sono disposto di recarmi sovra luogo con un / Ingegnere, e con un Deputato del Capitolo per fissare / d’accordo col Consiglio Comunale il sito del nuovo edificio, / facendo allora redigere il Disegno ed il Calcolo, senza / dimenticare la parola data di concorrere ancor io all’ / opera religiosa colla largizione di scudi cento. / In attenzione dei venerati ordini dell’E(ccellenza) Vostra ho l’onore / di raffermarmi col più distinto rispettosissimo ossequio / Dell’Eccellenza Vostra / A Sua Eccellenza / Il Signor Viceré / Cagliari / Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servitore / Gio Battista Vescovo
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Data della riproduzione digitale
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2023-06-13
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Autore della riproduzione digitale
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Giulia Cherchi
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Formato
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.PDF
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Dimensioni del file
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6,5 MB
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Creatore
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Giulia Cherchi
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Data di creazione
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2023-06-14