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Un memorabile terremoto

Il terremoto di Lisbona del 1755 e il fiorimento delle tonnare sarde


 

Secondo Francesco Cetti, uno dei maggiori naturalisti del Settecento sardo, il periodo di più grande fioritura delle tonnare sarde sarebbe stata la seconda metà del XVIII secolo. Le tonnare erano già presenti nei due secoli precedenti, ma la reddittività e il volume di pescato raggiunti nel secolo dei lumi pare non avessero precedenti nella storia. 

A causare l'incremento del numero di tonni e lo sviluppo vertiginoso dei profitti e dell'indotto connesso a questo ramo d'industria sarebbe stato, sempre secondo Cetti, il memorabile terremoto che aveva colpito Lisbona nel 1755. Un vero e proprio cataclisma, che suscitò fortissima impressione sulle coscienze di tutti gli Europei, ma che aveva avuto conseguenze di grande rilevanza sotto il profilo geologico, modificando i fondali marittimi e costieri e modificando i percorsi migratori dei tonni. Le conseguenze più significative si verificarono lungo le coste mediterranee della Spagna, che vennero riempite di sabbie, modificando la profondità dei fondali. I tonni, che sono soliti nuotare a circa cento piedi sotto il livello del mare, vennero spinti lontano dalle coste spagnole e questo segnò il collasso delle tonnare che da tempo vi si calavano. 

Non venendo più intercettati dagli spagnoli, i banchi di tonno giunti in Sardegna risultarono così molto più numerosi che in passato, facendo crescere le fortune di tutti coloro che a vario titolo partecipavano alla pesca dell'ambito animale marino.