I luoghi della schiavitù

A cura di Beatrice Schivo


Il fenomeno schiavile può essere utilizzato come lente per osservare il Regno di Sardegna, oltre che in se stesso, nella sua proiezione mediterranea.

Attraverso la presenza e la circolazione degli schiavi e dei liberti musulmani il Regno si mette in comunicazione con l'esterno. I protagonisti di questa storia arrivano da ogni parte del Mediterraneo e si muovono in altrettanti luoghi. 

Malta, Maiorca, Catalogna, Provenza, Nord Africa e Africe Subsahariana, fino alla Grecia, all'Ungheria e alla Siria. 

Grazie alle loro azioni - acquisti, vendite, riscatti, accordi - si instaura un rapporto dialettico tra luoghi, società, istituzioni, che proietta il Regno oltre i suoi confini, su altre sponde del mare e ben più lontano.

 

Spazializzare le informazioni della ricerca è un modo per agevolare la comprensione e lo studio questo rapporto, un supporto all'attività interpretativa delle fonti documentarie.


 

Mappa della città di Cagliari post 1793

Alla cartografia settecentesca sono sovrapposti il livello "luoghi di culto" e "fortificazioni". La mappa è conservata in ASTO, Sezione Corte, Carte topografiche e disegni, Carte topografiche segrete, Cagliari 42 A I Rosso, Mazzo 1 ed è stata elaborata e messa a disposizione da Giampaolo Salice. 

Nell'elaborazione successiva sono indicati sulla mappa i luoghi della città nei quali si svolgono le vicende emerse da questa ricerca.


 

 

 

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