Image
tritone

Il Regno di Sardegna teneva le spalle voltate al mare o esercitava forme poco note di governo delle sue risorse naturali, informative e logistiche? I sudditi del regno temevano il mare o lo sfruttavano costituendo società mercantili, armando bastimenti corsari, finanziando lo stabilimento di attività manifatturiere e di colonie forestiere per accrescere le connessioni col Mediterraneo? Il «Mare di mezzo» ebbe un ruolo nello strutturare il regno di Sardegna sotto i profili sociale, istituzionale, giuridico ed economico o la seconda isola del Mediterraneo si mantenne sempre fieramente separata dall’elemento che più di tutti la definisce?

Per dare risposta a simili interrogativi nasce l'Atlante Digitale per Storia Marittima della Sardegna (ASMSA), strumento di lavoro di un'equipe formata da storici, archivisti, paleografi, geografi, archeologi e piattaforma informativa aperta al pubblico.

L’Atlante è articolato in nove livelli di indagine che organizzano oggetti digitali di diversa natura, generati da studio e sistematizzazione di informazioni bibliografiche, d'archivio, iconografiche e immateriali. I dati sono accessibili in forma testuale, cartografica e multimediale, grazie all'adozione di metodi e strumenti del DH UNICA [Centro per l'Umanistica Digitale dell'Università di Cagliari], sviluppati e testati dal LUDiCa | Laboratorio di Umanistica Digitale |

Le informazioni dell'Atlante sono consultabili anche attraverso una cartografia generale, che si aggiorna col procedere delle ricerche

L'Atlante digitale per la Storia Marittima della Sardegna (ASMSA) è un progetto di ricerca dell'Università degli Studi di Cagliari finanziato con progetto competitivo Fondazione di Sardegna annualità 2020. Coordinamento scientifico Giampaolo Salice.