Portolani della Monarchia Ispanica

A cura di Álvaro Casillas Pérez, post-doc fellow Margarita Salas | Universidad de Alcalá - Università di Cagliari


 

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derroteros

Un derrotero (fr. routier, ingl. rutter) è un'opera manoscritta o a stampa contenente indicazioni pratiche per la navigazione lungo un determinato tratto di costa. In termini generali, raccoglie la descrizione dei percorsi da seguire per condurre un’imbarcazione da un punto all’altro, indicando distanze, rotte, porti, caratteristiche geografiche e marine, condizioni meteorologiche, vantaggi e pericoli presenti lungo il tragitto.

La linea costiera veniva suddivisa in segmenti successivi, delimitati da due punti vicini tra loro – spesso due porti, due elementi geografici, oppure un porto e un punto di riferimento naturale. La descrizione partiva dal primo punto e proseguiva fino al secondo, specificando la distanza (espressa in leghe nei territori iberici, in miglia nel resto del Mediterraneo), la direzione secondo la rosa dei venti e tutte le peculiarità utili alla navigazione tra i due estremi.

Autori di questi documenti erano per lo più i piloti di bordo, responsabili della conduzione della nave. Il loro sapere era il frutto di un lungo apprendistato pratico, maturato direttamente in mare attraverso ripetute traversate in una determinata zona. Alcuni di loro decisero, a un certo punto, di fissare per iscritto quella conoscenza che veniva trasmessa, fino ad allora, per via orale. Nei loro derroteri, registrarono non solo la propria esperienza, ma anche consigli, osservazioni e aneddoti condivisi da altri marinai, ampliando così il bagaglio di conoscenze locali con contributi provenienti da altre aree.

Tra le informazioni riportate figuravano: maree, correnti, venti predominanti, scogli e secche, qualità degli ancoraggi, punti di riferimento visibili dalla costa, sorgenti di acqua dolce, eventuali pericoli – naturali o umani, come la presenza di navi ostili – e qualsiasi altro elemento potesse risultare utile per condurre una navigazione sicura in uno specifico spazio marittimo.


I luoghi della guerra di corsa mediterranea nei derroteros

Questa sezione del portale presenta i risultati di un progetto di ricerca che si è concentrato sull'esame dei riferimenti alla guerra corsara in sei portolani prodotti in ambito ispanico nella prima metà del XVII secolo, che descrivono le coste del Mediterraneo. Sebbene con sfumature ed eccezioni, tutte partono da Capo de São Vicente in Portogallo fino a Capo Bojador nel Sahara occidentale, seguendo sempre un percorso in senso orario. Anche le aree insulari sono descritte man mano che avanzano lungo la costa, ad eccezione di quelle più grandi, che sono descritte in un capitolo finale. 

Al momento è stato possibile lavorare solo con le informazioni contenute in quattro "derroteros" conservate presso la Biblioteca Nazionale di Spagna, con i segnature Mss/8878, Mss/10663, Mss/9660 e Mss/3175. Quest'ultima è ben conosciuta dalla storiografia sul tema perché è stata realizzata dal capitano Alonso de Contreras, un famoso soldato e corsaro spagnolo che - come egli stesso afferma nella sua autobiografia - avrebbe imparato l'arte della navigazione nel corso dei suoi viaggi e avrebbe scritto, di conseguenza, questo derrotero.

Per lavorare con queste informazioni, si è scelto di classificarle e rappresentarle su una mappa digitale creata georeferenziando con QGIS quattro carte nautiche presenti nel portolano Mss/8878. Ognuno di essi rappresenta una parte del Mar Mediterraneo, delineando in modo approssimativo le coste del continente europeo e africano e le isole che popolano il suo interno. 

In particolare, tendono a evidenziare quei punti di riferimento geografici o idrografici che sono caratteristici di una specifica area e possibilmente riconoscibili nella navigazione pratica. A queste rappresentazioni è sovrapposta una rete di linee direzionali derivate dalle rispettive rose dei venti. 

Su questa mappa sono stati indicati con dei punti i luoghi in cui nelle carte nautiche è riportata un'eventuale azione corsara, condotta da diversi protagonisti. Gli stessi punti rimandano a una tabella di attributi che fornisce informazioni sulla segnatura archivistica del manoscritto, sull'azione compiuta, su autore e luogo dell'azione, quest'ultimo indicato sia con la denominazione presente nel documento originale, sia col suo nome attuale; sulla data in cui l'azione è stata compiuta (se c'è) e sul frammento di testo da cui le informazioni sono state estratte.



 

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