Il 29 ottobre 1685 Federico Gugliemo di Brandeburgo emana l'editto di Postdam, col quale invita gli ugonotti francesi, in procinto di abbandonare il proprio paese a seguito dell'abolizione dell'editto di Nantes disposto da Luigi XIV, a stabilirsi nelle terre del suo regno. Sono oltre 250.000 i protestanti che decidono di abbandonare la Francia e in 14.000 di loro accolgono l'invito del sovrano tedesco.
L'editto di Postdam è uno dei primi provvedimenti di quella che durante il Settecento diventa una politica caratteristica del regno di Brandeburgo-Prussia.
Nel 1732 Federico Guglielmo I, seguendo l'esempio del nonno, accoglie circa ventimila protestanti espulsi dal principato vescovile cattolico di Salisburgo. Il sovrano impiegò i migranti per ripopolare le città di Königsberg (oggi Kaliningrad) e di Gusev (Gumbinnen in tedesco).
Durante il regno di Federico II (1740-1786) immigrarono in Prussia tra le 300 alle 350 mila persone, attratte dalla terra, dalle franchigie fiscali e dalla tolleranza religiosa offerte dal sovrano. Nel 1786, un quinto di coloro che abitavano nei territori controllati da Federico erano coloni.
Circa 40.000 persone giunsero dalla Boemia e della Sassonia, spinti da gravi crisi di sussistenza e da annate agrarie disastrose. Numerosi furono poi i rifugiati religiosi. Circa 16.500 protestanti cechi progettarono di fondare un proprio insediamento a Munsterberg. Tuttavia, alla fine il gruppo si divise: alcuni si stanziarono nella Slesia strappata all'Austria, altri nella Marca di Brandeburgo a Berlino e Kopenick.
Altri migranti vennero stanziati in Brandeburgo, nella New Mark, in Pomerania, Prussia occidentale, Slesia superiore e Magdeburgo. Numerosi insediamenti vennero costituiti nelle valli dei fiumi Oder, Havel, Warthe e Netze e attorno al lago Madu (tra Pyritz e Altedamm) e nell'isola Usedom. Famiglie sassoni giunte dalla bassa Lausitz vennero stanziate nel distretto di Cottbus (un'enclase in Sassonia). I contadini arrivati da Voigtland vennero stanziati nel ducato di Magdeburg, nelle cui terre già si trasferivano stagionalmente per i raccolti. La Prussia orientale, terra ex polacca, venne colonizzata con coloni arrivati da Danzica e Wurttemberg.
Spinti dalla promessa di terra e di libertà, di esenzioni e di sostegno economico e dalle opportunità di costruire nuove imprese commerciali giunsero nei territori controllati dagli Hohenzollern anche greco-ortodossi.