Il Compasso
de Navegare
Il «Compasso de Navegare» è il più antico portolano scritto in volgare italiano relativo alla totalità del Mediterraneo.
Si tratta di un manuale di istruzioni per la navigazione, che fornisce le rotte e le distanze in miglia tra i vari punti d’attracco del Mediterraneo, descrivendo la costa, i fondali e i porti che via via si incontrano lungo il viaggio.
Il testo, contenuto in un manoscritto conservato nella Staatsbibliothek di Berlino (ms. Hamilton 396), è anonimo e reca nell’incipit la presunta data di copiatura: gennaio 1296.
Il manoscritto venne pubblicato negli anni Quaranta del secolo scorso da Bachisio Raimondo Motzo e una nuova edizione, improntata a criteri filologici moderni, è stata curata nel 2011 da Alessandra Debanne.
Il Motzo corredò l’edizione di una lunga introduzione nella quale affrontava la questione relativa all’origine e all’evoluzione dei portolani e delle carte nautiche, che, nati contemporaneamente, si completavano a vicenda durante la navigazione e annunciava l’intenzione di curare la stampa di altri portolani tre-quattrocenteschi, strettamente connessi con il testo contenuto nel Compasso.
Motzo si riferiva, in particolare, a tre manoscritti, assenti nella monumentale raccolta di testi portolanici italiani del Kretschmer, che il Motzo riuscì a rintracciare e a trascrivere:
Il portolano di Grazia Pauli, conservato nella Biblioteca Nazionale di Firenze (ms. Palatino 468), datato alla metà del XIV secolo. Il nome del copista è contenuto nell’incipit: In nomine Domini, amen. Porttolano di Grazia Pauli di chartte XXXII. Contiene il testo del Compasso, ma senza questo titolo;
Il portolano di Carlo di Primerano, conservato nella Biblioteca Nazionale di Firenze (ms. Palatino 765), datato al XV secolo. Il nome del copista è contenuto dopo l’explicit: Explicitportulani Deo gratias amen. E ditto libro è iscritto per me Carlo di Primerano Girolami Deo gratias amen. Contiene il testo del Compasso de Navigare, ma sulla coperta reca il titolo, evidentemente errato, Libro intitolato Compasso da misurare.
Il Compasso per mostrare a navichare di Giovanni da Uzzano, conservato nella Biblioteca Universitaria di Cagliari (ms. 279), sottoscritto e datato 8 novembre 1440, come si legge nel colophon: Finito per infin qui per me Giovanni di Bernardo d’Antonio da Uzzano nel MCCCCXL a dì 8 di novembre che Iddio ci dia grazia farne qualche frutto di che pel chativo temporale ne dubito et per più altri rispetti.
L’avanzare dell’età impedì al Motzo di portare a compimento il suo progetto, che si interruppe con la trascrizione dei tre manoscritti.
Il Portolano di Grazia Pauli fu poi pubblicato nel 1987 da Angela Terrosu Asole secondo la trascrizione del Motzo.
Struttura del Compasso
Il testo del Compasso consta di norma di due parti.
Nella prima sono descritte le coste a partire da Capo San Vincenzo in Portogallo fino a Gibilterra, quindi, proseguendo verso Oriente, le coste della Spagna mediterranea, quelle catalane, provenzali, italiane, della penisola balcanica fino a Istambul, a seguire le coste della penisola anatolica meridionale, quelle della Siria, della Palestina, dell’Africa settentrionale fino a Safi sulla costa atlantica del Marocco. Sono precisate le distanze tra le diverse località, sempre associate alle direzioni della rosa dei venti che occorre seguire per andare da una all’altra. Si trovano poi informazioni sui fondali marini, le correnti, le secche, i venti dominanti e sui procedimenti di attracco e sbarco.
La seconda parte ha un doppio oggetto: da un lato raccoglie un gran numero di traversate o percorsi attraverso il mare aperto (pelei o peleggi) da un punto all’altro generalmente lontani di coste continentali e insulari, con menzione di distanze e direzioni, dall’altro descrive il periplo delle isole maggiori (Baleari, Sardegna, Corsica, Sicilia, Malta, Creta, Milo e Cipro).
Approfondimenti
I dati forniti dal Compasso sono stati utilizzati per realizzare le mappe digitali qui sotto accessibili. È inoltre possibile, grazie al lavoro dell'Archivio Storico Unica, approfodire la conoscenza di Bachisio Raimondo Motzo
Testi di riferimento
Debanne Alessandra, Lo Compasso de navegare. Edizione del codice Hamilton 396 con commento linguistico e glossario, Buxelles-Wien, Peter Lang, 2011 («Destini incrociati» 5).
Fadda Bianca, I toponimi del Mediterraneo nel Compasso da Navigare, in «Archivio Storico Sardo», XL (1999), pp. 251-402.
Terrosu Asole, Angela, Il portolano di Grazia Pauli, opera italiana del sec. XIV trascritta a cura di B.R. Motzo, Cagliari, 1987)
Motzo Bachisio Raimondo, Il Compasso da Navigare, opera italiana della metà del secolo XIII, in «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari», vol. VIII (1947)
Kretschmer Konrad, Die italienischen Portolane des Mittelalters.Ein Beitrag zur Geschichte der Kartographie und Nautik, Berlin, Veröffentlichungen des Instituts für Meereskunde und des Geographischen Instituts an der Universität Berlin, 1909 (rist. Hildesheim, Olms, 1962)