Nel 1720, come è noto, alla presa di possesso del Regno di Sardegna da parte dei Savoia, arrivano sull'isola maggiore i primi ufficiali piemontesi incaricati, tra le altre cose, di censire le risorse disponibili. Tra le numerose relazioni prodotte in quegli anni ve ne sono alcune relative alle saline del regno. Abbiamo analizzato quella prodotta nel 1728 dal direttore delle saline di Cagliari Bartolomeo Mainardi. Si tratta di un documento dettagliatissimo su condizioni e funzionamento delle saline della capitale del regno. La Relatione è seguita da alcune tabelle che descrivono quantità e valore del sale prodotto, di cui diamo conto in questa sezione dell'Atlante.
Le quantità sono espresse in salme, starelli e imbuti, misure d'antico regime per i volumi degli aridi.
È Giuseppe Cossu, già Censore generale del Regno, a informarci sull'entità delle misure e delle loro proporzioni. Nel suo Della città di Cagliari, notizie compendiose sacre e profane (Torino, 1780), ci dice infatti che la salma "pesa per lo regolare 15 cantara Sarde; ma per formare la salma, servonsi di una misura, e vien ragguagliata la salmata a 5 starelli Sardi composti di 16 imbuti cadauno, che si è la misura universale del regno per le granaglie, e simili".
Come risulta evidente da questo elenco iniziale, intorno alla città di Cagliari sono presenti quattro saline naturali: di Molentargius, la più grande e redditizia, di Pallamontis, Boccadirio e Carcangiolo.
Si aggiunge, vicina al Lazzaretto di Cagliari, una piccola salina artificiale sistemata, probabilmente, su richiesta del salinero minore Antonio Morteo nel 1711.
La mappa politica dell'isola di Sardegna, realizzata da Francesco Vallardi, rappresenta una dettagliata incisione a colori che illustra la conformazione politico-amministrativa e geografica dell'isola, parte integrante della sezione intitolata Isola. Stampata su un supporto cartaceo di 56 x 42 cm, montato su un doppio foglio di 84 x 60 cm, la carta include una ricca varietà di elementi cartografici.
Abbiamo utilizzato questa mappa per gelocalizzare le schede descrittive delle saline attive in età moderna nel circuito produttivo della città di Cagliari, documentando un aspetto significativo della geografia produttiva dell’isola.