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Traiettorie individuali

 

L'interesse e la rinnovata "onestà storiografica" che hanno investito lo studio della schiavitù mediterranea negli ultimi decenni hanno portato e portano alla luce a tutt'oggi materiale documentario tanto vario quanto ricco. Così si ha la possibilità di ricostruire una narrazione complessa e stratificata, inserendovi attori, reti e azioni, e cercando di comprenderne le conseguenze di lungo periodo. 

Le massive campagne di scavo archivistico fanno emergere dati quantitativi e qualitativi che ci mettono davanti a infinite storie individuali. Anche se accomunate tutte dal destino della schiavitù, le vicende di ciascun protagonista meritano lo spazio e il tempo di essere raccontate nella loro specifici­tà. Tutti hanno vissuto l’esperienza della prigionia, talvolta quella della conversione religiosa, della violenza, lo sradicamento, lo straniamento di essere costretti in luoghi inusuali e inospitali, l'assoggettamento alla volontà altrui.

La schiavitù mediterranea sembra proprio il risultato della somma di innumerevoli storie particolari. Storie mutevoli e varie, diverse l'una dall'altra e difficilmente riconducibili a un numero definito di tipologie o a un "sistema".

Uno degli obiettivi di questa ricerca è estrarre dalle fonti quante più storie individuali possibili.

Bibliografia

 

Salvatore Bono, Schiavi musulmani nell'Italia moderna. Galeotti, vu' cumprà, domestici, Edizioni Scientifiche Italiane, Perugia, 1999;

Serena di Nepi, I confini della salvezza, Viella, Roma, 2022.